curiosità stroriche padovane  1°

LA MANIA DEI TITOLI NOBILIARI

Il 1600 secolo di decadenza, fra tanti suoi difetti ebbe anche quello della cupidigia dei titoli nobiliari che a Padova aveva assunto proporzioni ridicole. Per essere inscritti nel Consiglio dei nobili, bastava un Decreto del Consiglio stesso senza ricorrere al Supremo Governo di Venezia.

Quindi plebei danarosi con protezioni e pagamento venivano nobilitati senza alcun merito personale. A nulla giovò un Decreto del 29 luglio 1626 emanato dal Doge Giovanni Cornaro col quale ordinava al Consiglio di Padova di non creare nobile se non chi avesse compiuto i trent'anni e provasse che lui. suo padre e suo nonno fossero stati cittadini e figli legittimi e che nessuno dei tre fosse mai stato condannato per delitti infamanti. Le 'cose per chi aveva denaro continuarono come prima.

Questi nuovi nobili avevano una grande superbia. esigevano di esser chiamati Illustrissimo od Eccellenza e dai familiari e dagli amici si facevano chiamare Conte o Marchese benché non avessero diritto a questi titoli. Tale mania erasi appiccicata anche al popolo e qualunque bottegaio si faceva chiamare Spettabile Onorevole ecc. i dottori si chiamavano Magnifici Illustri Eccellenti ecc. Benché un Decreto del 22 aprile 1634 del Doge Francesco Erizzo prescrivesse che ognuno doveva tenere la propria destra camminando. guai se un plebeo non discendeva dal marciapiedi quando incontrava un nobile, succedevano sfide, risse. vendette e duelli.

I Padovani allora avevano il tempo di dedicarsi a simili inezie ed il lusso perché non avevano preoccupazioni politiche i viveri erano a buon mercato e le imposte modestissime.

PDF
 
TORNA TORNA
Ignazio Sommer (Merzio)